![]() Chiunque sia stato affascinato dall’Ironman Triathlon, 3,8 km a nuoto, 180 in bicicletta e una maratona sulla classica distanza dei 42 km per finire, o semplicemente Ironman per chi non frequenta le spiagge australiane, guarda alle distanze di gara con timore, le considera un ostacolo quasi insuperabile da affrontare il giorno dell’evento. Ed in parte la sensazione è corrispondente alla realtà, ma la gara è solo la parte finale del viaggio e, nonostante il comune sentire, la più semplice. Sì, la più semplice perché il giorno della gara è ricco di adrenalina, si svolge in un contesto festoso e la sfida di passare il traguardo spinge chiunque ai propri limiti. La gara è da considerarsi l’ultimo miglio di un percorso iniziato mesi prima. In questo articolo andremo ad analizzare le credenze più diffuse sull’impossibilità di un comune mortale di fare il primo passo in questo cammino. Prendiamo in considerazione, quindi, i cinque miti da sfatare se si vuole intraprendere questa avventura secondo il preparatore professionista Steven Moody.
Niente più scuse! Il vero limite è la volontà di raggiungere il risultato, tutto il resto è superabile. Trovate l’articolo integrale in inglese su TrainigPeaks.com. Translation services for endurance sportsComments are closed.
|
About meAs a sport enthusiast I love to deliver my passion to other enthusiasts. ARCHIVES
September 2020
Categories
All
|